29/12/2011
Node.js ha cambiato l'idea che ognuno di noi ha di un server: non è più necessario immaginarlo come un costoso supercomputer raffreddato a liquido, costantemente intento a smistare milioni di richieste e decine di gigabyte di dati. Oggi un server può essere un leggerissimo apparecchio, nella tasca della giacca, pronto a connettersi a qualunque linea Wi-Fi disponibile e sincronizzare i contatti della Rubrica; può velocizzare l'accesso a una webapp tramite caching o lavorare in P2P.
Il modello di sviluppo di Node.js, piccolo, leggero e basato interamente su JavaScript, si presta a funzionare sia in locale che sul cloud, in modo scalabile e performante, rendendo pronta all'uso una piattaforma asincrona di Input/Output. In più, lo strumento è facilmente capace di arricchirsi, utilizzando il proprio package manager npm e un nutrito gruppo di moduli, quali express e socket.io.
Queste e altre ancora sono le ragioni che hanno convinto Microsoft a includere un'area dedicata del proprio servizio cloud Windows Azure proprio per Node.js. L'offerta si compone innanzitutto di una sezione documentale, con un ricco Developer Center per Sviluppatori. Inoltre, è stato rilasciato, in early preview, il Windows Azure SDK for Node.js, disponibile come sorgente sotto licenza Apache 2 tramite GitHub.
Dopo aver installato l'SDK (usando il Web Platform Installer e seguendo per esempio i consigli di Yavor Georgiev), la creazione di una semplice applicazione Node.js richiederà solamente Windows PowerShell e Blocco Note (o qualunque altro editor, usando gli appositi nuovi cmdlets di PowerShell), mentre i primi test saranno possibili usando l'emulatore.
Infine, registrando il proprio account Azure (esiste quello gratuito di valutazione per 90 giorni), il proprio codice potrà essere messo online.
Fonte: Programmazione.it